CARNEVALE NEL CENTRO ITALIA




Nelle regioni del Centro Italia è particolarmente famoso il Carnevale di Viareggio, ma in Toscana il Carnevale è festeggiato con molto spirito ironico anche in altre località.
In Emilia Romagna, oltre al Carnevale di Cento, gemellato con Rio de Janeiro, ci sono anche altre sfilate colorate nel Modenese e nella provincia di Forlì-Cesena.
Personaggi spiritosi e particolari animano il carnevale nel Lazio e in Umbria.


IL CARNEVALE IN EMILIA-ROMAGNA

LA FAMIGLIA PAVIRONICA DI MODENA
A Modena, la bella città emiliana, per i festeggiamenti del tradizionale Carnevale Modenese è previsto "l'Arrivo della Famiglia Pavironica", con un caratteristico gruppo di maschere locali, organizzato dalla Società del Sandrone.

LA SEGAVECCHIA DI FORLIMPOPOLI
Il Carnevale è celebrato a Forlimpopoli, un piccolo centro nella provincia di Forlì e Cesena, con l'antica Festa della "segavecchia" e con il rituale dell'uccisione del personaggio, alla conclusione delle feste carnevalesche.

I FESTEGGIAMENTI DI BORGO TOSSIGNANO
L'ultimo giorno di Carnevale a Borgo Tossignano, un piccolo comune in provincia di Bologna, viene festeggiato nella piazza centrale del paese, seguendo l'antica tradizione di distribuire a tutti piatti di maccheroni conditi con il famoso ragù bolognese e assaggi di polenta con ragù di salsiccia e parmigiano, secondo una tradizione secolare.

LE SFILATE DI CARNEVALE A PREDAPPIO
Predappio è un fiorente centro agricolo che sorge nella valle del Rabbi, in provincia di Forli Cesena, e i festeggiamenti per il Carnevale, con le sfilate di carri allegorici, richiamano molti visitatori, forse attirati anche dalle allegre bevute, visto che è la patria del Sangiovese.

IL CARNEVALE DI BENEDELLO
Pavullo nel Frignano è un centro con più di 14 mila abitanti della provincia di Modena, che sorge a 682 metri di altitudine sulla strada statale dell'Abetone. Ogni anno si festeggia il Carnevale di Benedello, di antiche origini, con balli e costumi tradizionali.

IL GRAN CARNEVALE DI BUSSETO
È noto in tutta la regione il Carnevale di Busseto, centro della provincia di Parma con più di 6.800 abitanti. La manifestazione si svolge con carri allegorici e cortei in costume che rallegrano l'antico borgo medievale con quattro giorni di festa. Oltre a sbandieratori, sfilate in maschera, concerti, spettacoli in costume e animazione, ci sono anche stand gastronomici e una grande mongolfiera.
Ogni domenica la giuria, pescata tra il pubblico, decreta i vincitori del carnevale.


IL CARNEVALE IN TOSCANA

ILCARNEVALE DI BORGO SAN LORENZO
Borgo San Lorenzo è una cittadina del Mugello, un importante centro agricolo della provincia di Firenze, rinomato dal punto vista artistico soprattutto per la Chiesa di San Lorenzo e dove ci sono stati numerosi ritrovamenti di reperti archeologici di epoca romana. Per tre domeniche di fila e nel pomeriggio di Martedì Grasso, prima delle Ceneri, si svolgono le tradizionali sfilate di carri allegorici di cartapesta, tra colorati coriandoli e stelle filanti.

ILCARNEVALE MEDIOEVALE DI PALAZZUOLO
La "Festa dei Folli", con "Atmosfere e magie di un carnevale che fu…", si svolge, a partire dalle ore 18.00, a Palazzuolo sul Senio, un piccolo centro del Mugello, in provincia di Firenze, dove, all'imbrunire l'intero paese si scatena in piazza con musica, balli, spettacoli e tanto altro ancora.

ILCARNEVALE DEI FIGLI DI BOCCO
Castiglion Fibocchi è un delizioso borgo del Valdarno, nella provincia Aretina, dove si svolge una animata festa carnevalesca, chiamata il "Carnevale dei Figli di Bocco", che richiama ogni anno numerosi visitatori.

ILCARNEVALE SANGIOVANNESE
San Giovanni Valdarno è un antico borgo del Valdarno, nella provincia Aretina, protetto da mura, con il caratteristico impianto urbanistico a scacchiera, costruito dai Fiorentini nel XIII secolo. E' noto per aver dato i natali al Masaccio e anche per il colorato Carnevale Sangiovannese, che anima la cittadina e che viene chiamato "Gli Uffizi".

IL RE GIOCONDO DI FOIANO
A Foiano della Chiana, un borgo medioevale della Valdichiana, nell'Aretino, il Carnevale è animato non solo da coriandoli e carri, ma anche da versi satirici. La cittadina di Foiano conserva begli edifici rinascimentali ed è il teatro di uno dei Carnevali più antichi d'Italia, infatti il Carnevale di Foiano rallegra la Valdichiana da oltre 130 anni.
La tradizionale sfilata è composta da carri satirici, creati rispettivamente dalle società degli Azzurri, dei Nottambuli, dei Rustici e dei Bombolisti, con tanto di poesie e canti per rendere ancora più originale l'antico e simpatico rituale. Tra i vari personaggi del Carnevale spicca la figura del "Re Giocondo", un personaggio fondamentale del Carnevale locale.


IL CARNEVALE D'AUTORE
Santa Croce sull'Arno è un fiorente centro della provincia di Pisa, tra i migliori al mondo nel campo della produzione e della commercializzazione del pellame e del cuoio. In questa cittadina i festeggiamenti per il carnevale sono iniziati ufficialmente nel 1928 e, con il passare del tempo, la festa di partecipazione è divenuta un carnevale-spettacolo, tanto da guadagnarsi la nomina di "Carnevale d'Autore".
I suoi protagonisti principali sono gli stessi abitanti di Santa Croce, che sono quindi sarte e casalinghe, operai e imprenditori, artigiani e commercianti, tutte persone che dopo tante ore di intenso lavoro e sacrificio hanno una voglia innata di divertirsi e di far divertire, dando così vita alla festa di carnevale sancrocese, caratterizzata da estro, ironia, originalità, fantasia, ricerca, operosità e creatività. Sono tutti elementi dettati prima dalla necessità di inventare una nuova attività produttiva, quella dell'arte di conciare le pelli, e in seguito dalla voglia di trasgredire e cancellare i mille problemi quotidiani dando vita alle sfilate dei carri allegorici del Carnevale d'Autore, che richiama ogni anno molti visitatori.

IL CARNEVALE NELLE MARCHE

I CORTEI IN MASCHERA DI FILOTTRANO
Le sfilate di carri, riccamente addobbati, trainati da buoi ornati a festa e variamente infioccati, erano allestite un po' ovunque nelle Marche, in occasione del Carnevale. Ma sono molto famosi, nella regione, i cortei mascherati di Filottrano, nell'Anconetano. I carri sono montati sui "birocci", tipici veicoli marchigiani, a due ruote, generalmente fatti di legno di olmo, con parti di noce, di quercia oppure di acacia.
Filottrano è un comune con più di novemila abitanti, che si trova a 270 metri sul livello del mare ed è un centro agricolo e industriale, e conserva i resti di mura medioevali.

IL CONCORSO MASCHERATO DI ASCOLI
A Carnevale il centro storico di Ascoli Piceno, capoluogo di provincia sulle colline marchigiane, è tutto un fermento con addobbi colorati e lampadari fin de siècle a piazza del Popolo, il tutto rallegrato da musiche, scherzi e balli.
Mascherine di pura fantasia si mescolano alla satira di costume che beffeggia gli avvenimenti locali, inoltre è molto ambito il concorso per gruppi mascherati, ma passata la competizione, i perdenti e tutti quanti gli spettatori si consolano con la gustosa "Raviolata" allestita sotto la Loggia dei Mercanti.


IL CARNEVALE IN UMBRIA

LE SFILATE DI SANT'ERACLIO
A Sant'Eraclio, una frazione del comune di Foligno, in provincia di Perugia, nei giorni centrali del periodo di Carnevale, da Giovedì Grasso a Martedì Grasso, vengono organizzate delle spettacolari sfilate di carri allegorici, che attirano molti visitatori.

LA MASCHERATA DI SAN LEO
San Leo Bastia è il nome di una frazione del comune di Città di Castello, in provincia di Perugia.
La "Mascherata" che si svolge nel corso della penultima domenica di Carnevale, è una manifestazione di antica tradizione e legata al contesto rurale del luogo. Una serie di personaggi vestiti in modo grottesco formano il corteo. I personaggi principali sono rappresentati dal prete, il diavolo, il boia, il medico, le guardie e il pagliaccio, che inscenano, a più riprese, una rappresentazione farsesca a sfondo allegorico. Altri personaggi fanno da sfondo ai personaggi principali e alludono al ciclo della vita umana, con i vecchi, gli sposi, il neonato ed altri.

I CARRI DI GUARDEA
Guardea è un piccolo comune della provincia Terni, dove nel periodo centrale del Carnevale vengono organizzate delle spettacolari sfilate di carri allegorici, seguite da numerosi visitatori.

LE BARTOCCIATE UMBRE
Nel contado perugino il Carnevale viene celebrato in un modo un po' diverso e cioè con le rustiche "Bartocciate". Il personaggio di spicco del Carnevale è il contadino "Bartoccio" e da lui prendono il nome le recite che hanno per tema le intricate vicende della sua vita e della simpatica moglie Rosa.

I CARRI DI AVIGLIANO
Avigliano Umbro è un piccolo comune della provincia Terni, dove, per il periodo di festeggiamenti carnevaleschi, si svolgono le colorate sfilate di carri allegorici per le vie del centro cittadino.

LE SFILATE DI COLOMBELLA
Colombella è una frazione del comune di Perugia, poco distante dal capoluogo, dove nei giorni centrali dei festeggiamenti carnevaleschi, vengono organizzate le tradizionali sfilate di carri allegorici.


IL CARNEVALE NEL LAZIO

LA FESTA DELLA RADECA DI FROSINONE
A Frosinone, il capoluogo di provincia laziale, il Carnevale è festeggiato con la "Festa della Radeca", e ha come protagonista un enorme fantoccio, che viene trasportato su un carro per le vie della città, accompagnato da un corteo di persone che cantano e ballano e agitano le "radeche", che sono delle enormi foglie di agave. Una volta terminata l'allegra processione, le foglie di agave vengono bruciate, insieme al povero fantoccio, spogliato degli abiti, su una grossa catasta appositamente preparata.

LA BALLARELLA DI MARANOLA
A Maranola, nel territorio di Formia, in provincia di Latina, il Carnevale viene largamente festeggiato con antiche danze, in modo particolare viene eseguita la "Ballarella", una danza a coppia aperta, dove l'improvvisazione individuale assume una grande importanza.

LA RAPPRESENTAZIONE DEI MESI E LA MORESCA
Nella zona del Reatino un tempo i rituali del Carnevale avevano un carattere drammatico ed erano la "rappresentazione dei mesi", una sorta di almanacco in cui si facevano parlare i personaggi dei dodici mesi dell'anno.
Sempre nel Reatino veniva eseguita anche la "moresca", una danza armata ballata per le strade del paese, in cui dodici "Turchi" erano abbigliati con abiti variopinti, mentre i dodici "Cristiani" erano vestiti tutti di nero.





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