IL CARNEVALE DI CENTO




In Emilia Romagna, nel Ferrarese, si festeggia l'arrivo del Carnevale con sfilate di carri allegorici e buona cucina, infatti a Cento si svolge il Carnevale più trasgressivo e mediatico di tutta Europa, con un calendario di eventi molto ricco.
I visitatori possono assistere ad una maestosa sfilata di carri allegorici con opere di cartapesta, alti una ventina di metri e larghi sei, realizzati dalle sei Associazioni Carnevalesche centesi.
La competizione per aggiudicarsi il primo premio per il carro più bello è molto dura e il lavoro di preparazione dei carri coinvolge decine di volontari che ci lavorano per lunghi mesi durante l'anno.


LE SFILATE
L'inizio dei festeggiamenti di Cento è di solito previsto per il primo pomeriggio, alle ore 14.00. Al momento della sfilata alcuni figuranti salgono sui carri, ma il gruppo più numeroso e scatenato precede a piedi i carri, camminando fra i ponti seicenteschi della città.
Sfilano le bande di gruppi comici e folcloristici, e anche artisti di strada, che coinvolgono il pubblico in una atmosfera di allegria. Infatti centinaia di figuranti accompagnano la parata con il tradizionale "Gettito", vale a dire un generoso lancio di doni al pubblico presente. Il "Gettito" è composto da caramelle, cioccolatini, pupazzetti di peluche, palloni e tanti altri regalini in grande quantità, tanto è che si usa dire che nessuno torna a casa dal Carnevale di Cento a mani vuote.
La maschera tipica di Cento è Tasi, che viene rappresentato mentre tiene al guinzaglio una candida volpe. La leggenda narra che Tasi, essendo costretto a scegliere tra la moglie e un buon bicchiere di vino, scelse di andare all'osteria.
Al termine dell'ultima giornata di sfilate si svolge il tradizionale rito propiziatorio, e così un enorme Tasi di cartapesta viene messo al rogo, dopo aver recitato il suo testamento, in cui mette alla berlina i vizi dei personaggi centesi famosi.

GEMELLAGGIO CELEBRE
Il Carnevale di Cento è gemellato fin dagli anni novanta con il famoso Carnevale di Rio de Janeiro, in Brasile, per questa ragione le domeniche del Carnevale sono allietate dalla gradita presenza di gruppi di ballerine di samba, ovviamente molto ammirate, e da bravi percussionisti brasiliani.




SAPORI SENZA MASCHERA
Durante i giorni dei festeggiamenti del Carnevale di Cento è anche l'occasione ghiotta per scoprire piatti e vini tipici locali, infatti è prevista l'iniziativa "Sapori senza Maschera", una serie di percorsi gastronomici con cene, assaggi e vendita di prodotti tipici romagnoli, per poter godere appieno dei piatti e delle ricette tipiche.
Si può anche scoprire e apprezzare l'artigianato locale, come per esempio manufatti dipinti, intagliati e ricamati, prodotti dai Maestri della Scuola di Artigianato del Centopievese.

LA STORIA DEL CARNEVALE CENTESE
Il Carnevale di Cento ha le sue radici in epoca medioevale, si hanno infatti notizie della sfilata già a partire dal 1600 per merito di un famoso pittore centese, chiamato Gian Francesco Barbieri, ma meglio noto come il "Guercino", che ha immortalato in alcuni affreschi episodi carnevaleschi.
La festa centese ha mantenuto i suoi connotati della manifestazione tipicamente locale fino alla fine degli anni ottanta, cioè fino a quando ha compiuto un notevole balzo scatenando nuovamente l'entusiasmo che si era assopito e portandolo ai vertici internazionali, grazie anche al gemellaggio con il Carnevale di Rio de Janeiro.





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