FESTE DI CARNEVALE IN BELGIO




Numerosi cortei folcloristici che associano elementi religiosi e profani caratterizzano tutto il Paese, ed è molto rinomato il celebre carnevale di Binche.


Il CARNEVALE DEI BAMBINI DI CHARLEROI
Charleroi è la prima città della Vallonia, deve il suo nome a Carlo II, re di Spagna, che in seguito alla morte del padre Filippo IV era stato posto sul trono all'età di quattro anni.
In questa cittadina il Carnevale si è dato uno stile proprio ed è del tutto diverso da quello di Binche, infatti qui si svolge in una allegra atmosfera familiare, dove i bambini sono i benvenuti. In mezzo alle gilde (le corporazioni dei mestieri) e alle majorette, spicca la presenza dei "giganti". Il carnevale termina con il Gran Ballo Mascherato dei Climbias, previsto per il sabato successivo al Martedì Grasso, ed è considerato il ballo più spumeggiante della Regione Nera anche perché affonda le sue radici nell'autentico folclore di Charleroi.




Il carnevale di Tchantchès a Liegi
Liegi è la prima città turistica della Vallonia con quartieri vivaci che si animano grazie a una popolazione gioviale e sempre pronta a fare festa.
Per il Carnevale la città si riempie di cortei folcloristici e carri addobbati, il suo personaggio più famoso è Tchantchès (traduzione in vallone del nome François, ovvero Francesco), che è la personificazione del vero cittadino di Liegi: testardo, gran bevitore e polemico, un simbolo imprescindibile per questo famoso Carnevale.
Narra la leggenda che Tchantchès sia nato nel 760, tra due pavé del Djus-d'la-Moûse, il quartiere popolare e animato dell'Oltremosa, dove tutt'ora si vive una vita di paese con rapporti umani e calorosi. Coloro che lo trovarono si stupirono nel sentirlo cantare, appena nato: "Allons, la mère Gaspard, ancore un verre", e cioè "Forza, mamma Gaspard, ancora un bicchiere", così ben presto Tchantchès si è rivelato una vera sagoma, gioviale compagno di avventure ma anche testa durissima, da perfetto belga. Nanesse è la sua ragazza, coraggiosa e amorevole, ma non si lascia abbindolare da Tchantchès.
Per godere della sua compagnia anche il resto dell'anno, Tchantchès è diventato anche una marionetta che recita nel teatro cittadino di Liegi da settembre a aprile, interpellando il pubblico familiare in un misto di francese e vallone e lo invita a partecipare alla sue avventure, legate spesso agli episodi della vita di Carlo Magno: Tchantchès parte alla riscossa, per l'imperatore, combattendo diavoli e streghe con grandi colpi di zoccoli.
Secondo la leggenda Carlo Magno sarebbe nato vicino a Liegi, a Herstal o Pupille, ma indipendentemente da questo l'imperatore è fortemente radicato nella storia e nelle tradizioni popolari della città belga. Era il secondo re franco della dinastia carolingia e resta nella storia come il restauratore dell'Impero d'Occidente.
A Tchantchès, considerato il cittadino più anziano di Liegi, è dedicato anche un museo che porta il suo nome dove si possono osservare gli abiti che gli sono stati "regalati". Inoltre gli è stato dedicato anche un monumento, una statua realizzata dall'artista Joseph Zomers, che rappresenta il vero abitante della città di Liegi, testardo e polemico.






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